Azienda

I primi dati certi dell’esistenza dello “Spazzolificio” a Vittorio Veneto risalgono al libro di Lucio Bologna del 1920, in cui si cita lo “spazzolificio” come una delle più fiorenti attività industriali presenti nella cittadina della pedemontana veneta.

Allora si chiamava “MANIFATTURA VENETA SPAZZOLE”, ed era la sede secondaria di una realtà industriale piemontese dedita alla fabbricazione di spazzole di vari tipi, di proprietà di una nobile famiglia piemontese.

Erano i tempi della rivoluzione industriale italiana e veneta in particolare: a Vittorio Veneto le fabbriche si trovavano tutte lungo il Meschio, fiume dalle acque cristalline che attraversa la città e che forniva alle Aziende l’energia elettrica necessaria alle attività produttive: il fiume scorreva proprio sotto uno dei capannoni dello “spazzolificio”, in un ambiente particolarmente suggestivo.

Prima della Seconda Guerra Mondiale, lo Spazzolificio contava oltre duecento dipendenti e non c’era famiglia ove almeno un componente non avesse lavorato “alle spazzole”.

 I macchinari erano pochi e la maggior parte delle lavorazioni venivano eseguite a mano e ciò giustifica il gran numero di persone impiegate
Poiché allo Spazzolificio venivano prodotti anche gli scovoli per la pulizia dei fucili e dei cannoni, lo stesso venne classificato come “industria bellica” e per questo, durante la Seconda Guerra Mondiale venne pesantemente bombardato e la sua parte centrale, venne completamente distrutta.

L’attività proseguì fra alti e bassi fino a quando, negli anni Sessanta del secolo scorso, venne rilevata dal Cav. Flavio Perin, allora responsabile del settore amministrativo dell’Azienda. Diventò così “SPAZZOLIFICIO VICTORIA” ma, pur essendo gli anni del boom economico, i bisogni primari erano altri…e quindi il mercato delle spazzole era ancora un mercato limitato e “povero”, che non consentiva grandi guadagni e quindi neppure quegli investimenti tecnologici necessari ad economizzare le tante fasi di lavorazione che la spazzola richiede.

100 anni
di victoria

Alla fine degli anni Ottanta ci fu l’entrata in Azienda di Federico Perin il quale, abbandonata la carriera di avvocato e dopo formative esperienze in primarie Aziende assicurative e finanziarie, decise di rilevare l’azienda dal padre, intravvedendo la possibilità di successo con la specializzazione nel settore delle spazzole per la cura e manutenzione della calzatura. Lo “Spazzolificio Victoria” si trasformò quindi in VICTORIA SRL, vennero fatti investimenti in macchinari di ultima generazione e poco a poco il marchio Victoria cominciò ad essere conosciuto in Italia ed all’estero, per la qualità e la funzionalità dei suoi prodotti.

Il 1997 fu l’anno della certificazione secondo le normative UNI EN ISO 9001 e Victoria fu una delle prime aziende italiane del settore ad ottenere questa importante certificazione. Intanto l’espansione del mercato all’estero e verso paesi sempre più lontani, l’avvento delle nuove tecnologie comunicative e di marketing, richiedevano forze nuove e fu così che nel 2017, conseguita la laurea in Relazioni Internazionali all’Alma Mater di Bologna, fece il suo ingresso in Azienda la terza generazione della famiglia Perin, nella persona di Federica.

Ancora oggi, dopo 100 anni, tutto si rifà a gesti semplici: l’uso delle spazzole è correlato all’igiene, all’eleganza ed alla dignità dell’individuo e si perde nella storia facendoci pensare ad un “sempre esistito”.
Anche strumenti antichi e semplici come le spazzole si sono evoluti nel tempo, cambiando in forme e materiali, senza abdicare al gusto dell’artigianalità e pur essendo generati da un’entità produttiva estremamente moderna, in grado di competere con le sfide della globalizzazione.

Resiste così nel tempo la qualità generata dall’esperienza e la sapienza della tradizione mediata dal contributo tecnologico.

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